Il collage avverava già negli anni ’70, nel rapporto strutturale di differenti materiali e di immagini persino arbitrarie, l’idea dell’arte come fenomeno di assidua invenzione e scoperta di racconti sempre diversi.
Un gioco leggero che Maurizio Setti sosteneva nelle concatenazioni e nell’equilibrio delle parti, fondendo i linguaggi nel tessuto dell’immagine